Il ratto più comune in Italia nonché portatore di molteplici malattie infettive anche gravi

I ratti norvegesi sono dei grandi roditori che arrivano a pesare anche 500 gr. Possono raggiungere una lunghezza di 40 cm, mentre la loro coda può misurare fino a 21 cm. Il corpo dell’animale è coperto di ispida peluria di colore grigia o marrone. Le orecchie e la coda presentano delle scaglie e la coda è più piccola della lunghezza del corpo. Gli escrementi sono a forma di capsula.

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  • Comportamento, alimentazione e abitudini

I ratti norvegesi creano la loro tana in cunicoli sotterranei, attraverso i quali penetrano all’interno di edifici alla ricerca di cibo. Rimangono nascosti durante tutto il giorno.
I ratti norvegesi sono onnivori e si nutrono di un gran numero di cibi. Se ne hanno l’opportunità, mangiano carne, frutta, grano e noci. Anche le carcasse di animali morti sono un ottimo cibo per loro e sono in grado di catturare piccoli pesci e roditori. Per la necessità di acqua, tendono a stabilire la loro colonia più vicino possibile ad una fonte d’acqua. Vivono in comunità organizzate secondo una categorizzazione gerarchica, sebbene non siano preparate quanto le formiche.

  • Riproduzione

I ratti norvegesi raggiungono la maturità sessuale tra i due e i cinque mesi e danno vita ad una cucciolata, una volta al mese. Le femmine, in un anno, partoriscono dalle tre alle dodici volte. Gli adulti, in natura, vivono massimo un anno.

Segni di un’Infestazione di Ratti Norvegesi

Generalmente è difficile vedere i ratti norvegesi allo scoperto e quando questo accade è per la mancanza di spazio nei nascondigli o perché sono stati disturbati. L’avvistamento durante il giorno indica potenzialmente una grande infestazione.

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Trovare dei cunicoli all’aperto nei dintorni dell’edificio, può indicare la presenza di ratti all’interno.
Altri segni sono il rosicchiamento di cibo e cavi. Macchie di unto causate dal passaggio dei topi a ridosso dei muri sono un altro importante segno: più scura è la macchia, più attività c’è.

Un altro segno è la presenza di feci, lunghe dagli 1,8 ai 2 cm. È possibile trovarle lungo i percorsi maggiormente battuti dagli animali.

I ratti norvegesi sono la specie maggiormente diffusa in Italia. Giunti dalla Gran Bretagna all’incirca nel 1775, questi roditori si sono sparsi velocemente nel Nord Italia. Nell’Ottocento erano già presenti in gran parte della penisola.

Oggi i ratti norvegesi vivono a stretto contatto con gli esseri umani. Sebbene si pensa che questa specie sia originaria di habitat quali regioni forestali dal clima temperato, la loro grande adattabilità li ha portati ad adattarsi anche a città densamente popolate.

Fuori, troviamo le loro tane in cunicoli fuori dagli edifici, negli argini e vicino alle radici degli alberi. All’interno vivono nelle cantine, nelle intercapedini sotto il pavimento, in mansarda e nelle fogne. Sono portatori di moltissime malattie.

Se sospettate un’infestazione di ratti, chiamateci subito, potremo fornirvi tutti gli strumenti e l’esperienza necessari per debellare il problema.

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