*Sapere cosa mangia il tarlo, come è fatto e come si comporta, aiuta a capire come eliminarlo con efficacia

Identificazione della Specie: I Tarli del Legno

Indice

  • Di cosa si nutre il tarlo?

Genericamente si può dire che si nutre del legno, o meglio della polpa del legno , proprio perché è un insetto xilofago (che mangia il legno) viene spesso definito come tarlo dei mobili o tarlo del legno: il suo corpo ha una sua particolare forma a cilindro con le elitre brune. Arriva ad essere lungo dai 3 ai 5 mm., la sua testa (o pronoto) assomiglia al cappuccio di un frate. I tarli vanno in letargo dentro il legno e in primavera sfarfallano e si accoppiano e la femmina lascia le sue uova nelle fessure del legno, dove diventeranno larve e cominceranno a divorarlo creando gallerie fino a minarne la struttura e la solidità.

Se siete davanti ad un mobile antico o ad un qualsiasi oggetto in legno e volete sapere se l’infestazione dei tarli è ancora presente cercate la presenza di fori dal colore chiaro, che segnala uno sfarfallamento avvenuto di recente mentre i fori scuri sono vecchi e possono risalire ad una vecchia disinfestazione.
Altro segnale della presenza del tarlo è la cosiddetta “polvere di rosura”, ossia una polvere chiara che fuoriesce dai nuovi fori.

  • Qual è il periodo migliore per intervenire?

In qualsiasi periodo dell’anno è possibile effettuare un trattamento antitarlo, ma comunque i risultati migliori si avranno in primavera, periodo di attività delle larve. Questa stagione è anche il periodo migliore per i trattamenti antitarlo in atmosfera modificata, in quanto i trattamenti ad aria calda o a microonde ad esempio, è possibile eseguirli in ogni stagione.

Trattamenti Antitarlo più Efficaci

Trattamenti Antitarlo con Anossia

L’anossia è un trattamento antitarlo, usato anche dai beni culturali, molto apprezzato perché non comporta rischio tossicologico né per chi lo attua né per l’ambiente e tantomeno per le opere lignee e polimateriche di valore artistico e per finire, è economico nei materiali. Questo metodo, realizzabile al proprio domicilio, consiste nell’ inserire l’oggetto da trattare in un sacco impermeabile in PVC che verrà termosaldato  e dal quale attraverso una pompa verrà aspirata l’aria presente all’interno, affinché rimanga una concentrazione di ossigeno praticamente inesistente (>0,1%) . A questo punto sorgono differenti metodologie il cui scopo è comunque sempre quello: effettuare con efficacia disinfestazioni tarli, parassiti, larve, e uova tramite l’asfissia (anossia mancanza di ossigeno).

C’è il disinfestatore che sostiene che basta lasciare l’oggetto sottovuoto per un tempo sufficiente che gli insetti infestanti a tutti gli stadi muoiono. Altro metodo, è quello di immettere anidride carbonica una volta tolto l’ossigeno, e lasciare l’oggetto in un atmosfera modificata e ad una temperatura controllata  per almeno 18 giorni.

Un ulteriore metodologia è il trattamento antitarlo ad ozono, ottimo per piccoli spazi come camper, roulotte, bungalow e barche, dove moltissima mobilia è fatta di legno, e la chiusura delle finestre è ottimale. I disinfestatori che usano questo metodo garantiscono anche che, essendo l’ozono un naturale insetticida, verranno eliminate eventuali infestazioni di pulci e zecche, virus e batteri. Allo stesso modo, attraverso l’uso di contenitori termosaldati, questa volta di naylon, lasciandoli per un tempo sufficiente, si possono disinfestare dai tarli anche singoli mobili o oggetti non essendo necessaria la loro rimozione dal locale dove si trovano.

Trattamenti Antitarlo ad Aria Calda

Prima, tra gli antiquari, il trattamento preferito antitarli era la cosiddetta: Stufa ad aria calda, grande marchingegno, ovviamente inamovibile che pochissimi specialisti possedevano e spesso aggiungendo ai già alti costi, si era costretti a pagare anche il trasporto. Cosa dire poi dei manufatti inamovibili come i soffitti di legno a cassettoni, dove era impossibile passare un prodotto antitarli senza rovinarne l’antica pittura?

Al giorno d’oggi attraverso l’uso di generatori portatili, basandosi ovviamente sempre sul principio della conduzione di calore attraverso il legno, producendo un aria calda tra gli 80 e i 100 °C e indirizzandola attraverso grossi tubi, per esempio in un sottotetto di legno (dove le finestre vengono sigillate con coperte) e arrivando ad una temperatura del materiale legnoso nella sua interezza di circa 55-60°C si ottiene la desiderata disinfestazione dai tarli.

L’uso della stufa però, come restauratrice, personalmente non lo consiglio per oggetti fogliati ad oro, rischia di alterare il colore della foglia (specialmente se in simil-oro), e staccare eventuali pitture o seccarle troppo, accrescendo poi il prezzo del restauro.

Trattamenti Antitarlo con Microonde

Novità dei giorni nostri, che promette di eliminare la totalità dei tarli in tutte le loro fasi, e tutti i tipi di insetti xilofobi è: il sistema a microonde  e questo sia in oggetti movibili che inamovibili. In pratica questa sofisticata e innovativa apparecchiatura a microonde crea un riscaldamento selettivo vedendo il legno come trasparente perché con diverso contenuto d’acqua e letteralmente cuocendo tutto ciò che è vivo all’interno, mentre il legno stagionato mantiene la sua temperatura entro limiti che non gli permettono di subire nessun danno. Questo sistema è garantito come completamente ecologico, non sporca e non lascia residui, si può attuare a domicilio e non è pericoloso per le persone né per gli animali di casa, tra l’altro sarà possibile fruire dei locali disinfestati.

L’unico problema per quanto riguarda il trattamento a microonde contro i tarli è la rimozione e la presenza di pezzi di metallo: cerniere, chiodi, maniglie etc. le microonde, come sa bene chi ne possiede un apparecchio per uso cucina, non sopporta il metallo essendo un ottimo conduttore di elettricità, il che può portare ad un surriscaldamento e a bruciature del legno. Ora come tutti i restauratori sanno non si dovrebbero mai e poi mai smontare questi pezzi in metallo dai mobili antichi soprattutto se si integrano nel legno, ossia sono allo stesso piano del legno.

Trattamenti Antitarlo con KILL BOX System

Il principio su cui si basa questo sistema è la creazione di un’atmosfera controllata che crea un ambiente letale per gli infestanti. Vengono utilizzate camere pneumatiche in PVC ad alta resistenza all’interno delle quali si posizionano gli oggetti da trattare.

Le camere vengono poi sigillate e viene creato il vuoto al loro interno mediante un aspiratore. L’aria viene poi sostituita da anidride carbonica, e contemporaneamente si abbatte l’umidità presente con l’uso di sali igroscopici e si mantiene la temperatura sui 29°C grazie a un termoconvettore, favorendo la schiusa d eventuali uova di infestanti presenti.

kill box system

Indicazioni di Utilizzo

L’applicazione è indicata per mobili e manufatti lignei in genere, biblioteche storiche, pergamene, tappeti, arazzi, tessuti preziosi, pellicce e capi di abbigliamento, derrate alimentari, prodotti di erboristeria, ed è adatto a qualsiasi infestante (tarli, tarme, tisanuri, psocotteri, ecc).

Quali Sono i Vantaggi del Sistema KILL BOX System

I vantaggi di questo sistema sono: 
• Possibilità di intervento a domicilio evitando costosi e faticosi trasporti del materiale da trattare;
• Garanzia di eliminazione totale degli insetti all’interno del materiale, anche quando non sono ancora visibili in fori di sfarfallamento.;
• Assoluta sicurezza del sistema, sia in termini tossicologici che operativi.
• L’intervento non lascia alcuno tipo di residuo sul materiale trattato, non si rilascia cattivi odori ed è silenzioso
• L’impianto può essere installato in qualsiasi punto della casa, senza nuocere a persone o animali.