zecca

Emergenza Zecche

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Non bisogna mai rimandare la disinfestazione da questi parassiti in quanto possono essere letali per l’uomo e animali.

Vediamo nel dettaglio qual è l’aspetto delle zecche, così da saperle riconoscere e prevenire, e andiamo ad analizzare anche quali sono i rischi loro connessi, motivi per cui la disinfestazione vi sarà utile.

Zecche: morfologia

Le zecche sono artropodi, appartenenti all’ordine degli Ixodidi compreso nella classe degli Aracnidi, la stessa di ragni, acari e scorpioni. Si tratta di parassiti esterni, delle dimensioni che vanno da qualche millimetro a circa 1 centimetro secondo la specie e lo viluppo evolutivo dell’animale stesso. La forma è solitamente tondeggiante e il capo non distinguibile dal resto del corpo è munito di una bocca boccale (rostro) che è’ in grado di forare la cute e nutrirsi del sangue degli ospiti.

Le zecche sono diffuse in tutto il nostro pianeta e se ne conoscono quasi 1000 tipi di zecche. Nel nostro continente sono presenti la famiglia degli Ixodidi, o zecche dure per la presenza di un corpo solido e quella degli Argasidi o zecche molli, con un corpo più’ molle e meno resistente . In Italia sono note circa 40 zecche specie rappresentative, raggruppate in 7 gruppi Le zecche dure sono riunite nei cinque generi Ixodes, Rhipicephalus, Hyalomma, Haemaphysalis, Dermacentor, mentre le zecche molli (così dette perché sprovviste di scudo dorsale) sono annoverate nei due generi Argas e Ornithodoros. Queste ultime generalmente trovano dimora e nutrimento sugli uccelli; la più comune in Italia risulta essere Argas reflexus detta anche “zecca del piccione”. Le specie più diffuse e rilevanti da un punto di vista sanitario sia in Italia che in Europa sono la Ixodes ricinus (la zecca dei boschi), la sanguineus (la zecca del cane), Hyalomma marginatum e Dermacentor reticulatus.

Ciclo Vitale della Zecca

L’intera vita delle zecche, che può compiersi su uno stesso ospite oppure su due o tre ospiti diversi, si compie attraverso 4 stadi evolutivi : uovo, larva, ninfa e adulto. Dopo la schiusa delle uova, per il passaggio da uno stadio a quello successivo la zecca ha bisogno di nutrirsi di sangue e questo indifferentemente se sia femmina che per i maschio. Le femmine adulte, inoltre, necessitano del sangue per la maturazione delle uova.

Il ciclo di vita della zecca dura circa un anno per completarsi. Il loro sviluppo dipende dall’ambiente e dalla disponibilità dei loro padroni di casa. In condizioni favorevoli, le zecche in casa sono capaci di svilupparsi nel giro di qualche mese.

ciclo vitale zecca

 Le Zecche si attaccano e si nutrono di un ospite durante la fase larvale, di un altro ospite durante la fase di ninfa e di un terzo ospite durante la loro fase adulta. Dopo la posa delle uova, le zecche femmine muoiono. Tuttavia, una femmina è in grado di posare fino a 4.000 uova.

Quando hanno sviluppato le sei zampe, le larve emergono dalle uova e iniziano a cercare un ospite. Le larve si alimentano per circa quattro giorni prima di cadere a terra, completando la muta e diventando ninfe. Le Ninfe hanno otto zampe e si muovono in cerca di nuovi ospiti per completare l’ultima muta e diventare adulti.

Le Zecche nella loro fase larvale e ninfale preferiscono piccoli ospiti e sono più propensi a nutrirsi di roditori che di animali di grossa taglia (zecche cani) e, a volte, si nutrono anche di esseri umani come ospiti (uomo zecche). Lo stadio di alimentazione larvale è responsabile della contrazione da parte dell’ospite tramite la zecca della maggior parte delle malattie, queste malattie vengono trasferite agli esseri umani e animali durante le fasi di ninfa e adulto.

Zecche: i loro ospiti

In genere le zecche non sono fanno un distinguo nella scelta dell’organismo su cui attaccarsi, ma possono scegliere diverse specie animali : zecche cani , gatti animali selvatici e dei boschi perfino l’uomo stesso ; le specie che si nutrono su grandi mammiferi possono nutrirsi anche di uccelli anche quando sono nello stadio di larva e ninfa. Il pasto di sangue, le cosiddette punture zecche, durante il quale la zecca rimane costantemente attaccata all’ospite, avviene nell’arco di ore per le zecche molli, di giorni o settimane per quelle dure.

Zecche: il loro habitat naturale

Le zecche sono molto sensibili al variare delle temperature sebbene ci siano alcune eccezioni e in generale la loro attività si concentra nei mesi più’ temperati . Infatti, questo parassita infestante tende a proteggersi dal freddo rifugiandosi sotto le pietre o interrandosi in profondità. Le zecche molli possono addirittura passare l’inverno nelle fessure delle rocce o nelle crepe dei muri di pollai e stalle per animali. Con l’avvento della belle stagioni invece tornano ad essere attive e lo rimangono fino all’autunno successivo.

L’habitat zecche preferito  è rappresentato da luoghi ricchi di piante ad arbusto, con preferenze ambientali che dipendono dalla specie. La zecca dei boschi si moltiplica ad esempio in presenza di clima fresco e umido mentre la zecca del cane predilige maggiormente zone a clima caldo e asciutto o dove la vegetazione è meno invasiva La presenza delle zecche dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti sui quali nutrirsi . Per questo, luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti.

Zecche: punture zecche

Le Zecche purtroppo sono in grado di trasmettere all’uomo gli agenti patogeni responsabili di alcune patologie, quali: la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale ed anche la febbre emorragica Crimea-Congo, associata in particolare a specie del genere Hyalomma.

Con l’inizio della bella stagione le zecche abbandonano lo stato di letargia invernale e si avviano alla ricerca di un ospite di cui nutrirsi. Nei mesi primaverili ed estivi è quindi più frequente imbattersi nel cosiddetto “morso da zecca”. La puntura della zecca non è di per sé pericolosa per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori o portatori.

La maggior parte di queste malattie zecche può essere diagnosticata esclusivamente sul piano clinico, è risolta con una veloce terapia antibiotica, nelle fasi iniziali, è generalmente risolutiva in particolar modo per le forme a eziologia batterica. Solo raramente e in soggetti anziani o bambini queste infezioni possono essere pericolose per la vita.

Esistono alcune precauzioni per ridurre significativamente ma non completamente la possibilità di venire a contatto con le zecche, od almeno per individuarle , prima che possano trasmettere una malattia.
In generale, è consigliato:

  • indossare abiti chiari utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello;
  • evitare di stendersi sull’erba o lungo il margine dei sentieri e non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta:
  • al termine di una ventali passeggiate ed escursioni sarebbe utile effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti e capacitarsi se sia presente questo fastidioso parassita ed eventualmente rimuoverlo. Le zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi;
  • trattare sempre gli animali domestici (cani) con appositi prodotti contro le zecche, soprattutto a ridosso e dopo una escursione;
  • controllare, scuotere ed eventualmente spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni per poi lavarli.
  • Inoltre, in commercio esistono repellenti per insetti e anche rimedi contro le zecche per l’uomo, per scoraggiare l’attacco delle zecche (a base di DEET o N-dietiltoluamide e Icaridina o KBR3023).

Nel caso ci si accorgesse di essere diventati sfortunatamente ospiti della zecca vi riportiamo di seguito il suggerimento da seguire.

Come si tolgono le zecche?

la zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione. Attualmente si possono trovare in commercio degli specifici estrattori che permettono di rimuovere la zecca con un movimento rotatorio.

Dopo la rimozione della zecca, disinfettare la zona, evitando l’utilizzo di disinfettanti che colorano la cute, come la tintura di iodio.

E’ comunque fondamentale e di vitale importanza rivolgersi al proprio medico curante nel caso si noti un alone rossastro che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi il quale prontamente interverrà con una cura antibiotica.

Le Zecche sono Portatrici di Diverse Malattie Gravi

puntura di zecca

La piroplasmosi, o babesiosi, è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi invadendoli e distruggendoli provocando ittero, febbre ed emoglobinuria. Rari casi di infezione umana sono stati segnalati nel nord-est degli Stati Uniti d’America e nell’Europa settentrionale.

La rickettsiosi, o febbre bottonosa, il cui agente è Rickettsia conori e il cui vettore è la zecca del cane Rhipicephalus sanguineusappartenente alla famiglia degli Ixodidae. Questa malattia provoca febbrecefaleaartralgia ed una tipica eruzione esantematica localizzata sugli arti e sul tronco.

Ora che sai tutto quello che c’è da sapere sulle zecche, non ti resta che, se individuate, risolvere il problema al più presto. Contattaci per avere un sopralluogo e un preventivo gratuito e senza impegno per una disinfestazione zecche.

come rimuovere le zecche