Il ciclo vitale dell’alveare delle vespule ha inizio in inverno, quando una regina fecondata va in letargo. Le regine si ibernano in ambienti protetti naturali, come ceppi d’albero o tronchi cavi, sebbene scelgano anche strutture artificiali.

In primavera, la regina si risveglia e comincia a costruire un alveare, utilizzando le fibre vegetali masticate e saliva, che creano una speciale tipologia di carta. Quando la costruzione del nido è avviata, comincia a deporre le uova.

Quando le uova si schiudono, la regina nutre le larve con carne avariata, pesci ed altri insetti. Una volta divenute adulte, queste prime larve si trasformeranno in operaie sterili, il cui compito è quello di espandere l’alveare, nutrire la regina e badare alle successive nidiate.

Dal momento che le operaie si occupano di qualunque cosa, la regina rimarrà per tutto il resto dell’estate all’interno dell’alveare, a deporre uova.
Nel momento di massima prolificità, un alveare può contenere al suo interno oltre cinquemila operaie.

In autunno, le celle conterranno larve pronte a divenire dei maschi e delle femmine adulti, i quali lasceranno la colonia per accoppiarsi. Dopo l’accoppiamento, i maschi moriranno e le femmine andranno alla ricerca di un luogo sicuro dove ibernarsi. Le vespe operaie muoiono durante l’inverno, lasciando alla regina in letargo il compito di dare inizio ad una nuova colonia, la successiva primavera.

Sebbene gli alveari possono resistere all’inverno se costruiti in aree protette, non verranno più utilizzati.
Un eccezione al normale ciclo vitale di questi insetti avviene in zone in cui il clima è caldo, tanto da non concedere alle temperature di scendere sotto lo zero, come la Florida o il Texas. Gli alveari continuano a crescere per più di una stagione e raggiungono dimensioni enormi, contenendo oltre centomila esemplari.