cimici da letto puntureLe invadenti cimici da letto, incubo della tua stanza, sono responsabili di punture alquanto fastidiose, e per certi versi anche pericolose.

Perché le cimici da letto pungono?

Lo fanno per ‘mestiere’, potremmo dire, in quanto sono insetti ematofagi: tutto quello di cui si nutrono è il sangue, perciò il sangue serve loro per vivere e per sostentamento. E nello specifico per divenire adulti, esse hanno bisogno di nutrirsi almeno una volta durante ogni stadio evolutivo. Gli esemplari adulti di femmina hanno inoltre bisogno del sangue per produrre uova.

Ma come puoi fare a riconoscere le punture cimici da letto?

Cosa puoi fare per curarle e per gestire una reazione allergica, nel caso si verificasse?

Scopri tutto quello che c’è da sapere sulle punture cimici da letto.

Punture cimici da letto: la comparsa del morso

Indice

Le punture di cimici da letto non vengono percepite dall’uomo, nel momento in cui avvengono.

Intanto perché esse agiscono di notte, nel momento in cui stiamo dormendo sonni tranquilli.

E poi si tratta infatti di punture indolori: al momento della puntura le cimici da letto ci iniettano una sorta di anestetico, e si fanno strada nella nostra pelle per mezzo di becchi allungati, mediante i quali estraggono il sangue.

In questo modo possono agire indisturbate, ed effettuare un prelievo per una durata che varia tra i 3 e i 15 minuti. Generalmente, sono sazie dopo 10 minuti di succhiata, nel corso dei quali fanno più o meno tre punture, dopodiché ritornano nelle loro tane. In totale, il periodo di permanenza sul corpo di un essere umano è entro 20 minuti;

Le punture delle cimici da letto possono perciò passare inosservate per ore, e persino per giorni, finché non compaiono dei segni evidenti sulla pelle, accompagnati da un prurito persistente.

 

Che dire delle punture cimici da letto sintomi?

La puntura di cimice da letto causa un cosiddetto rash cutaneo, associato al prurito della zona interessata, trascorse alcune ore della puntura ma talvolta possono passare persino uno o alcuni giorni.

Inizialmente il primo sintomo che si verifica è una lieve sensazione di bruciore e prurito, dopodiché si sviluppano i pomfi, gonfiori simili quasi a pustole.

Non è sempre detto che la vittima manifesti evidenti sintomi: in alcuni casi non ci sono conseguenze evidenti per giorni e non si verificano neanche, dal momento che le punture passano in genere nell’arco di una settimana, e in certi soggetti quindi non lasciano neanche un segno.

I problemi con queste fastidiose punture notturne nel letto sono due.

 

Un problema è che, dal momento che non si tratta di punture invasive, almeno non all’inizio, il soggetto che è stato punto potrebbe non essere sensibilizzato e non allarmarsi, confondendo i pomfi con le punture di altri insetti, e sottovalutando anche il problema di un’infestazione, che nel frattempo dilaga.

La soluzione potrebbe essere imparare a riconoscere l’aspetto delle punture delle cimici dei letti, e capire le differenze ad esempio tra le punture cimice dei letti e le punture zanzara.

Punture cimici da letto: cimice da letto vs zanzara

Entrambi questi insetti ematofagi causano una puntura rossa e gonfia e intenso prurito. Quali sono allora le differenze che puoi tenere a mente per non confonderle?

Un segnale evidente da cui riconoscere le punture cimici letto è la forma e la frequenza.

A differenza degli altri insetti, le punture delle cimici da letto si presentano in sequenze ravvicinate, vicine quindi tra loro.

Le cimici da letto, infatti, si muovono sempre per  strisciamento, e non compiono lunghi tragitti: puntano a succhiare la maggior quantità di sangue possibile, per fare scorta e tornare a nascondersi. Quindi spesso si osservano punture disposte in fila, o ammassate tra loro, perché esse concentrano il loro attacco in un punto preciso e nell’area circostante e adiacente ad esso.

Inoltre, spesso gli insetti più giovani sono dotati di un apparato boccale più piccolo, per cui fanno più fatica a raggiungere il capillare dal quale estrarre il sangue, e fanno diversi tentativi, lasciando delle evidenti pustole in fila.

Rispetto alle zanzare, che disturbano con i loro ronzii,  le cimici da letto non svegliano le loro vittime, e le anestetizzano per un tempo maggiore, prima che si accorgano della puntura.

Le cimici dei letti vanno a pungere solitamente nelle zone del corpo che sono facilmente accessibili durante la notte, magari perché rimangono scoperte: mani, collo, braccia, gambe. Se hai notato più pomfi piccoli e rossi, in rilievo, in una di queste zone, potrebbe trattarsi di punture notturne nel letto, e quindi di cimici da letto.

Mentre punture di zanzara possono comparire in un’area qualsiasi del corpo, invece quelle delle cimici dei letti sono più concentrate, e quasi disposte in linea retta.

Ricapitolando, che aspetto assumono le punture da cimici da letto?

Le punture delle cimici da letto compaiono come dei piccolissimi rigonfiamenti in rilievo, o talvolta piatti, sulla pelle, che generano arrossamento, prurito costante e bruciore. Si possono osservare a gruppi, quindi più punture in una stessa area, ma ricordate che se trovate punture multiple in varie parti del corpo potrebbe essere l’evidente segno della presenza di più cimici dei letti. In questo caso leggete l’articolo su come individuare le cimici dei letti, e richiedete un sopralluogo della vostra stanza da parte dei nostri esperti.

L’altro problema con le punture delle cimici da letto è che la reazione varia a seconda del soggetto.

Le cimici dei letti non sono responsabili di malattie infettive, ma è vero anche che ciascuno risponde in modo diverso ad una puntura. Vediamo quali sono le reazioni possibili e, in casi più gravi, cosa fare per far fronte ad una reazione allergica.

puntura di cimice del letto

Punture cimici da letto: reazioni cutanee e reazioni allergiche

Abbiamo visto che alcune persone sono insensibili alle punture delle cimici dei letti, per cui possono avere leggero fastidio, possono notare sul proprio corpo la presenza di pomfi, ma non dar loro importanza, e nel giro di una settimana, senza trattamenti particolari, vederle scomparire.

In molti soggetti, il prurito genera prurito, sempre più intenso, nel caso delle cimici da letto. Può scatenare quindi irritazioni ed escoriazioni e stress cutaneo, che deve essere necessariamente bloccato, chiedendo un consulto al medico. Talvolta si verifica un vero e proprio stress emotivo, con ansia e angoscia per le cimici e le loro punture: questo può causare un eruzione più grave.

Il medico potrà prescrivere l’applicazione di una crema specifica sulla pelle, spesso a base di idrocortisone (corticosteroide con potenti proprietà antinfiammatorie, da dosare nel giusto modo per evitare effetti collaterali più gravi); oppure un antistaminico per via orale, che agisce contro l’istamina che causa l’allergia nei soggetti più sensibili e può alleviare il prurito.

In casi più gravi potrebbe succedere che la persona sviluppi un vero e proprio eritema, con macchie leggermente gonfie di liquidi, simili a vesciche, di un rosso intenso nella zona centrale.

Bisogna prestare particolare attenzione e cautela: se si verificano orticarie e vesciche di questo tipo, aumenta il rischio di infezione. Per cui evita di grattarle e recati subito dal medico, che potrà prescriverti forse un antibiotico per far fronte alla reazione allergica.

Non rischiare di danneggiare la tua pelle, corri ai ripari subito accertandoti se si tratta di cimici dei letti, curando le punture cimici dei letti con qualche sforzo a non grattarvi e un po’ di pazienza, e richiedi un sopralluogo e una disinfestazione ai professionisti del settore.