L’olfatto dei ratti

L’olfatto dei ratti non li aiuta solo a percepire gli odori più comuni, ma permette loro di identificare la presenza di fattori chimici, che denotano un cambiamento atmosferico o emozionale. I ratti respirano con il naso, dopodiché l’aria passa attraverso una zona cutanea ricca di recettori e neuroni olfattivi, ricoperti di ciglia simili a peli. Le particelle odorose, note anche come odoranti, si fissano alle ciglia, innescando una reazione neurale.
Ratto norvegese nella spazzatura
I ratti dispongono inoltre di un secondo organo olfattivo, chiamato organo vomeronasale, o VNO. Il VNO è disposto in uno stretto spazio ovoidale nella porzione più bassa della cavità nasale, nei pressi del setto. Quando i ratti odorano e gustano, delle molecole odorose si dissolvono e si fanno strada fino al VNO. Questo viene utilizzato principalmente per individuare i feromoni trasmessi tra due o più membri della stessa specie di ratti. Questi feromoni sono presenti nelle feci, nell’urina e nelle secrezioni ghiandolari e vengono percepite attraverso il gusto o l’olfatto.